Nuove limitazioni al superbonus: lo prevede un decreto legge approvato martedì sera dal Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il provvedimento, che non era all’ordine del giorno, è stato presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e ha lo scopo di tenere sotto controllo i costi. Le misure adottate con il decreto, ha spiegato Giorgetti, «sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023».
Stop alle ipotesi residue di cessione e alla remissione in bonis
Il decreto elimina ogni tipo di sconto in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano, come nel caso dei soggetti del Terzo settore e degli interventi in aree colpite da terremoti. La limitazione varrà per gli interventi successivi all’entrata in vigore del decreto legge.
Eliminata anche la norma che consente la remissione in bonis, con l’obiettivo dichiarato di impedire le comunicazioni tardive delle opzioni di cessione e sconto in fattura entro il prossimo 15 ottobre, con il semplice pagamento di una sanzione di 250 euro.
La comunicazione preventiva
Viene prevista una comunicazione preventiva, ha spiegato Giorgetti in conferenza stampa, «in modo da avere un monitoraggio preventivo al momento in cui le fatture vengono caricate sulla piattaforma dell’agenzia delle Entrate».
L’omessa trasmissione di tali informazioni, se relativa agli interventi già avviati, determina l’applicazione di una sanzione amministrativa di euro 10.000, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale
La limitazione alle compensazioni
Si interviene anche sulle compensazioni dei crediti d’imposta. In particolare, si dispone la sospensione fino a concorrenza di quanto dovuto dell’utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali nonché ad atti emessi dalle Entrate.
Limiti alla circolazione dell’Ace
Il decreto legge interviene anche sull’Ace, incentivo che il decreto attuativo della delega fiscale in tema di Irpef e Ires (Dlgs 216/2023) ha abolito a partire dal 2024. Come ha riferito ancora il ministro «c’è anche la limitazione alla cessione del credito Ace perché abbiamo cominciato a notare un utilizzo fraudolento della medesima».
Nel dettaglio, si riduce a una la possibilità di cessione, estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette.