Il Decreto Lavoro del Governo Meloni introduce nuovi bonus e agevolazioni per lavoratori e giovani, tra cui il bonus assunzione per categorie svantaggiate e il sostegno economico tramite l’Assegno di Inclusione. Inoltre, è previsto un bonus bollette per i dipendenti con figli a carico.
Il Decreto Lavoro, recentemente introdotto dal Governo Meloni, ha portato con sé una serie di importanti novità che riguardano sia i lavoratori e le famiglie, sia i giovani in cerca di occupazione. Inoltre, sono stati previsti nuovi aiuti per contrastare l’aumento generale dei prezzi e un tanto atteso incremento della retribuzione per i lavoratori dipendenti. Vediamo nel dettaglio quali sono i principali punti di questa riforma e quali sono i beneficiari di tali agevolazioni.
Bonus assunzione per giovani, disabili e titolari dell’Assegno di Inclusione
Uno dei provvedimenti più significativi inclusi nel Decreto Lavoro riguarda i bonus assunzione destinati alle categorie socialmente svantaggiate, come i giovani, i disabili e i titolari del Reddito di Cittadinanza (o del nuovo Assegno di Inclusione).
Questi bonus incentivano le aziende a offrire occupazione a coloro che si trovano in una situazione di svantaggio socio-economico. L’agevolazione fiscale prevista corrisponde al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo massimo di 12 mesi, nel caso di assunzione di giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training) compresa tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2023.
Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione al lavoro
Nel Decreto Lavoro sono stati introdotti anche due ulteriori bonus: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione al lavoro. Questi sostituiranno il Reddito di Cittadinanza a partire dal 2024.
L’Assegno di Inclusione è un beneficio di welfare destinato alle persone economicamente svantaggiate, come nuclei familiari con minori, persone disabili o anziani. L’importo dell’Assegno varia in base alla composizione del nucleo familiare, ma non sarà mai inferiore a 480 euro e non supererà i 6.000 euro all’anno.
Il Supporto per la Formazione al Lavoro, invece, è un beneficio rivolto ai cittadini di età compresa tra 18 e 59 anni che non soddisfano i requisiti per ottenere l’Assegno di Inclusione. Questo bonus prevede un’indennità mensile di 350 euro e offre la possibilità di partecipare a programmi di formazione e orientamento al mondo del lavoro.
Bonus bollette in busta paga
All’interno del Decreto Lavoro è presente anche un bonus bollette in busta paga destinato ai lavoratori dipendenti con figli a carico. Questa agevolazione è conosciuta come Fringe Benefits e consiste in un importo in denaro che l’azienda eroga ai dipendenti per coprire le spese relative alle utenze domestiche.
La recente modifica apportata dal Governo ha innalzato la soglia di esenzione da 268 euro fino a un massimo di 3.000 euro. È importante sottolineare che non è necessario presentare alcuna domanda per beneficiare di questo bonus. Esso viene erogato automaticamente dall’azienda, indipendentemente dall’ISEE o da altri requisiti.
Bonus 500 euro per i dipendenti
Dopo la pubblicazione del Decreto Lavoro in Gazzetta Ufficiale, una delle agevolazioni che è sparita è stata il bonus una tantum da 500 euro per i dipendenti. Nonostante fosse stato ipotizzato e incluso nella bozza del provvedimento, non è comparso nel testo ufficiale pubblicato sulla gazzetta. Ma cosa è successo esattamente?
Il bonus una tantum da 500 euro per i dipendenti non ha ricevuto attuazione e approvazione da parte del Governo. Le risorse disponibili sono state principalmente destinate al taglio del cuneo fiscale e alla sostituzione del Reddito di Cittadinanza con il nuovo Assegno di Inclusione.