“Nuova Sabatini Capitalizzazione”: Guida Mimit

Kiterion-144

La “Nuova Sabatini”, ovvero l’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy volta a facilitare l’accesso al credito per le PMI e a stimolare la competitività del sistema
produttivo italiano, supporta investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali, tutti rigorosamente
nuovi.
La Legge di Bilancio 2025 ha rifinanziato la misura con 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029.
Possono beneficiare della “Nuova Sabatini” le micro, piccole e medie imprese (PMI) regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, che non si trovino in stato di liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, non abbiano ricevuto aiuti illegali da rimborsare e non siano considerate imprese in difficoltà.
Devono inoltre avere sede legale o unità locale in Italia.

Esiste anche una variante, la “Nuova Sabatini Capitalizzazione”, rivolta specificamente alle PMI costituite in forma di società di capitali, impegnate in un processo di capitalizzazione e che rispettino ulteriori requisiti specifici relativi agli amministratori e ai soci.
L’agevolazione consiste nella concessione di finanziamenti da parte di banche e intermediari finanziari, coperti fino all’80% dal Fondo di garanzia per le PMI, e in un contributo del Ministero rapportato agli interessi sui finanziamenti.
I finanziamenti devono avere una durata massima di 5 anni e un importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro.
Il contributo ministeriale è calcolato in base a tassi d’interesse convenzionali, differenziati per investimenti ordinari (2,75%), 4.0 e green (3,575%), e per le PMI impegnate in processi di capitalizzazione (5% per micro e piccole imprese, 3,575% per le medie).

La procedura prevede la presentazione di una domanda di finanziamento e di accesso al contributo a una banca o intermediario finanziario, che verifica la documentazione e trasmette la richiesta al Ministero. Dopo la delibera del finanziamento e la conferma della disponibilità delle risorse, il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo.

La PMI, dopo aver sottoscritto l’aumento di capitale (se applicabile), stipula il contratto di finanziamento e, ad investimento ultimato, presenta la richiesta di erogazione del contributo. Quest’ultimo viene erogato in quote annuali, salvo alcune eccezioni che prevedono l’erogazione in un’unica soluzione per finanziamenti di importo inferiore a determinate soglie.

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